Frequently Asked Questions
I tic sono sempre uguali?
No, nella SdT i tic cambiano nel tempo, mutano per intensità, frequenza, modalità in cui si manifestano e parti del corpo coinvolte. Presentano un andamento "fluttuante": a momenti di maggiore gravità dei sintomi si alternano periodi in cui questi scompaiono quasi completamente.
Quando si verificano i tic?
La produzione di tic avviene in qualunque momento nel corso della giornata e, a volte, la loro comparsa può interferire con lo svolgimento delle normali attività. Possono ridursi quando si è impegnati in qualcosa di interessante e appassionante, la loro gravità è invece accentuata nei momenti di tensione emotiva sia negativa che positiva.
I tic si possono controllare?
E’ possibile, e molte persone che ne soffrono possono esercitare un certo controllo, almeno su alcuni tic, se la situazione lo richiede. Occorre sapere però che controllare i tic richiede enorme dispendio di risorse, un grande sforzo di volontà e di concentrazione, cui spesso segue un fenomeno cosiddetto "rebound" in cui i tic si presentano più intensi in una sorta di processo di scarico delle energie accumulate.
Quali sono le comorbidità?
Molto spesso nei pazienti tourettici sono presenti anche altri tipi di sintomi, si parla in questo caso di comorbidità. La più comune comorbidità della SdT è il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) seguito in ordine di frequenza da disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Solo una piccola percentuale dei pazienti è di tipo tourettico puro.
I tourettici dicono le parolacce?
La coprolalia è un raro sintomo della SdT di grado severo. Non è per niente un sintomo comune, anche se il suo utilizzo è da sempre abusato sui media per rendere le notizie più appetibili e cliccate, oppure per far ridere il pubblico.
SdT ed intelligenza, c’è relazione?
La capacità cognitive di un tourettiano vengono completamente conservate. E' possibile che persone con Tourette presentino stili di pensiero rapido e gestaltico, ossia siano portati a ragionare in modo figurativo e non sequenziale. Questa può rivelarsi una modalità di pensiero innovativa e creativa. Accade spesso, tuttavia, che, a causa della ADHD o di tic particolarmente intensi, i soggetti più giovani possano incontrare difficoltà nello studio, nella lettura o nella scrittura. In questi casi a volte potrebbe essere utile ricorrere a programmi differenziati oppure semplicemente escogitare un modo nuovo e più efficace di lavorare, ad esempio registrando le lezioni, utilizzando un computer o programmando delle pause durante la lezione.