Cari genitori,
vi ringrazio innanzitutto per l’importante contributo che state dando rispondendo alla nostra indagine.
Al momento in cui scrivo sono pervenute oltre 140 risposte (in soli quattro giorni). E’ da sottolineare che le risposte provengono da tutt’Italia, ben al di là dei territori dove Tourette Roma onlus abitualmente opera, con un importante contributo dalle regioni più pesantemente colpite dall’epidemia Covid-19 (Lombardia, Veneto, Emilia, Piemonte).
Come è nato questo questionario?
L’epidemia Covid-19, al di là dei drammatici effetti sanitari (morti, ricoveri, terapie intensive) su chi ne è stato colpito, ha generato preoccupazione ed ansia in tutta la popolazione.
Le misure adottate dalle diverse Autorità per contenere la diffusione dell’epidemia (distanziamento sociale, chiusura delle scuole e di molti luoghi di lavoro, confinamento a casa) hanno stravolto la nostra vita, modificato le nostre abitudini, imposto nuovi comportamenti. Ogni nostra attività, anche semplicemente fare la spesa, è resa più complicata dalle misure protettive che è necessario applicare.
In questo quadro così drammatico, insieme alle mie collaboratici (Valentina Baglioni, Giulia Conte, Francesca Valente), ci siamo chiesti come l’attuale situazione (ed in particolare il confinamento a casa) potessero influire sulla salute dei nostri ragazzi con tic o Sindrome di Tourette.
Il timore nasceva dal fatto che una serie di sintomi che essi abitualmente presentano -tic, ossessioni, compulsioni, impulsività, attacchi di rabbia- e che solitamente si manifestano principalmente in ambito domestico, potessero accentuarsi a causa dell’obbligo di restare a casa. D’altro canto, la ridotta attività scolastica ed il venir meno dell’ansia sociale, ci sembrava potessero in qualche modo mitigare la situazione clinica.
Per indagare questi fenomeni abbiamo prodotto questo questionario, agile per non impegnare troppo i genitori, ma che cercasse di ottenere informazioni utili a definire meglio le modificazioni indotte da tale situazione che può essere letta come il più vasto “esperimento sociale” mai prodotto.
I primi risultati
Da un esame veloce delle risposte sinora pervenute possiamo definire alcuni punti (che necessitano ovviamente di approfondimenti ed indagini statistiche):
- la nostra piccola comunità, o almeno coloro che hanno sinora partecipato all'indagine, è stata fortunatamente solo sfiorata dai problemi sanitari legati all’epidemia Covid-19;
- più rilevanti invece appaiono le conseguenze economiche della situazione attuale, con circa il 30% di coloro che hanno risposto ed il 40% del coniuge/convivente che hanno avuto una riduzione/sospensione dello stipendio;
- rispetto alla situazione dei ragazzi/e, i sintomi che sembrano essere peggiorati e che determinano le maggiori preoccupazioni dei genitori sono: i tic motori, quelli vocali, l’iperattività, gli attacchi di rabbia, i problemi di sonno, quelli di alimentazione, l’ansia – tutti in percentuali variabili tra il 40 ed il 50% dei casi;
- infine il rapporto con i propri figli appare essere rimasto invariato nel 60% dei casi, peggiorato nel 20%, migliorato nel 20%.
Con l’augurio di fornirvi presto risultati più ampi e approfonditi, invito chi non l’avesse ancora fatto a compilare il questionario e a girarlo ai propri conoscenti, se genitori di ragazzi con Tourette.
Un particolare ringraziamento va a Fabiola Oliva, instancabile motore informatico dell’associazione.
In attesa di potervi incontrare presto, vi invio i miei più cordiali saluti e i migliori auguri per una buona Pasqua (sempre nel rispetto delle disposizioni in atto).
prof. Francesco Cardona
Presidente del Comitato Scientifico
Tourette Roma onlus
Clicca qui per rispondere al questionario >> https://it.surveymonkey.com/r/TouretteCovid19