Turi è un ragazzino come tutti gli altri: la scuola, la famiglia, i nonni, gli amici, le avventure. Come tutti affronta le sue difficoltà tentando di compensarle coi suoi talenti. Ma una delle sue caratteristiche spicca in particolar modo in questo racconto ed è la sua sindrome di Tourette.
A causa dei suoi tic, a scuola i bulli lo prendono in giro e ce la mettono tutta per rendergli la vita difficile, ma quando in classe arriva Iside per Turi è un colpo di fulmine e in men che non si dica, si troverà coinvolto in una faccenda losca e molto pericolosa. Ma lui è un tipo dalle mille risorse e la resa non è contemplata!
"Turi Tourette" è il nuovo romanzo di A. Mara Cortes che ha deciso di mettersi in gioco e di trasporre se stessa ed il mondo della sua infanzia in questo divertente romanzo di formazione adatto a bambini e ragazzi ma anche a noi adulti che facciamo sempre fatica a ripensare al nostro passato a volte difficile e doloroso.
La Tourette è estremamente diversa da persona a persona, ormai lo sappiamo, ma Turi rappresenta l'archetipo di un tourettico intelligente, sensibile e talentuoso. Uno per cui la vita vale la pena d'essere vissuta, per cui i tic, le manie e l'impulsività possono essere strumento per interpretare il mondo. Un individuo le cui caratteristiche non si limitano ad essere "sintomi" ma diventano parte di una persona alla continua ricerca di una sintonia con se stesso e col mondo che lo circonda.
La Tourette non è pericolosa per la vita della persona, lo sappiamo, ma è una condizione assai complicata con la quale convivere: derisione, bullismo, persino punizioni ingiuste sono le comuni esperienze vissute dai tourettici, soprattutto durante l'infanzia e l'adolescenza.
Ma perché accade tutto questo? Non si può sbagliare rispondendo che è l'ignoranza, intesa come "non conoscenza", ad essere il terreno sul quale nasce e cresce lo stigma legato alle diversità: ciò che non mi è noto è per me incomprensibile e dunque merita il mio sdegno.
Per questo motivo è tanto importante informare sulle diverse condizioni che possono caratterizzare un individuo atipico. Perché si capisca, e sia più che mai chiaro, che quella persona non è "strana" o matta, non è al di fuori della società ma è un individuo che può dare il suo contributo ed ha il diritto di avere il suo posto, come tutti, nella comunità.
Ed è il cambio di prospettiva ad essere la chiave di volta, il passaggio da una visione medicalizzata ad una visione in cui una persona tourettica (o autistica) sia riconosciuta come parte integrante di una diversità neurologica che, come la biodiversità per l'ecosistema, non può che arricchire l'umanità intiera.
Non potete assolutamente perdervi l'occasione di leggere questo breve romanzo che tra l'altro arriva alle stampe in alta leggibilità, ovvero con caratteri ed accorgimenti tipografici che rendono meno faticosa e complicata la lettura per le persone dislessiche.
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Parte del ricavato sarà devoluto dall'autrice all'associazione nazionale Tourette Italia.