Pubblichiamo la lettera, dura e commovente, di una nostra associata che chiede con forza di aiutare la società ad aprire gli occhi sugli aspetti nascosti della sindrome di Tourette.
"A volte sono piena di energie e di idee che mi sembra non ci siano abbastanza minuti in una giornata per mettere in pratica tutto quello che mi viene in mente. In quei momenti non m'importa ciò che pensa la gente.
Altre volte mi sento triste e senza forze: mi sembra che tutto vada dalla parte sbagliata e che nessuno riesca veramente a comprendere quello che provo e che sogno. Quello che mi fa più arrabbiare è quando le persone, spesso sconosciute ma anche vicine, mi dicono "Ma non si vede nulla. A me non sembra ci sia nulla". A queste persone una diagnosi non basta, per loro la Tourette semplicemente non esiste.