Lo abbiamo detto già la settimana scorsa: la ricerca è il principale strumento per il miglioramento della qualità di vita di tutte le persone tourettiche.
Ma affinché la ricerca abbia successo occorre la partecipazione di tutte le famiglie interessate .
Per questo, come già fatto in precedenza, abbiamo deciso di dare il nostro supporto al gruppo di ricerca sui Disturbi da Tic del Dipartimento di Neuroscienze umane de La Sapienza di Roma, per trovare le famiglie interessate a partecipare a questo grande movimento di ricerca per il miglioramento delle condizioni di vita dei tourettiani.
La scorsa settimana vi abbiamo parlato della ricerca riguardante un marker biologico, ed oggi vi presentiamo la seconda che si prefigge di indagare se le difficoltà sviluppate dai bambini con tic durante la pandemia da COVID siano associati ad alti livelli di una condizione che si chiama Alessitimia e che consiste -volendo molto semplificare- nella difficoltà di riconoscere e descrivere le emozioni proprie ed altrui.
L'indagine è riservata a famiglie con bambini dagli 8 ai 16 anni che abbiano tic da almeno 12 mesi (anche non continuativi) oppure abbiano diagnosi di sindrome di Tourette e consiste nella semplice compilazione di alcuni questionari online. Non occorre un incontro in presenza.
Vi esortiamo a partecipare perché sia possibile andare sempre più avanti nella conoscenza e nella possibilità di supporto per i nostri ragazzi e ragazze.
Nelle figure allegate troverete le risposte alle varie domande e per maggiori informazioni potete scrivere alla dottoressa Giulia Conte, neuropsichiatra infantile responsabile del progetto, all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per scaricare la locandina della ricerca clicca qui
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